SISTEMA ELETTORALE A DOPPIO TURNO – Lettera al Corriere

Lettera al Direttore del Corriere della sera

Caro Fontana,
I risultati delle elezioni spagnole dimostrano, senza più dubbi di sorta, le difficoltà che incontrano i sistemi liberal democratici di esprimere governi stabili. E’ del tutto evidente che soprattutto in Italia ne paghiamo le conseguenze. Le scrivo per esprimerle la mia piena condivisione riguardo la sua risposta ad un lettore che lamentava (riassumo in una parola) la “schizofrenia” della politica italiana. Riprendo la sua conclusione: “La legge elettorale, che non permette quasi mai maggioranze coese, aggrava il problema. Per questo ho sempre pensato che nell’Italia della frantumazione politica serva un sistema di voto a doppio turno per far decidere ai cittadini non solo quale partito preferiscono ma anche da chi vogliono essere guidati per cinque anni. Ma purtroppo questa legge non la faranno mai. Altrimenti come si può continuare nel gioco preferito?”

In buona sostanza lei fa riferimento al metodo di elezione dei sindaci. Condivido, ma con una correzione: il rafforzamento quanto mai necessario dell’Esecutivo, dovrebbe essere bilanciato dalla riduzione della sua durata da cinque a quattro anni; e questo per permettere agli elettori una valutazione più stringente dell’operato del governo. Comunque sono d’accordo anche su questo con lei: su un tale tema non vale la pena di spremersi le meningi.

Mario Mezzanotte